Tra una partenza solitaria e una meta condivisa, accolgo un'altra versione me
Torno a parlare del mio prossimo viaggio, ho fatto delle riflessioni in questi giorni e le condivido con voi.
Non ho mai sognato di vedere Lisbona, no mai, non è mai stata in cima alla mia lista di posti da scoprire.
Io, da sempre, sono innamorata della Spagna: i suoi paesaggi caldi, i profumi, i sapori, le città e los pueblos pieni di vita, las ferias con buon cibo e tanta musica, la lingua che mi emoziona ogni volta che la ascolto o che la parlo, la gente cordiale, i colori che sembrano essere speciali e unici.
È un amore viscerale, quello per la Spagna. ❤️🔥
Eppure, oggi guardo con curiosità a Lisbona, in prima battuta, perché questo viaggio è nato come un regalo: una sorpresa inaspettata da parte di Massimo, mio marito.
Da tempo gli dicevo che, prima o poi, mi sarebbe piaciuto seguirlo in uno dei suoi viaggi di lavoro, così, senza dirmi nulla, ha prenotato anche per me!
Cinque giorni insieme, in una città che lui già conosce e ama e che mi farà scoprire attraverso il suo sguardo, attraverso i ricordi che ha conservato dei suoi viaggi precedenti.
In seconda battuta… perché viaggiare è sempre nutriente: vivere un luogo nuovo, attraversarlo con i propri passi, lasciarsi stupire anche da ciò che non ci attira in modo immediato, è qualcosa che apre mente ed emozioni.
A proposito di emozioni… ne stanno emergendo diverse e contrastanti: la leggerezza di poter partire senza quasi sensi di colpa, ora che i figli sono grandi, e il sottile timore di lasciarli anche se, di fatto, staranno bene.
Ma forse è proprio qui la chiave di questo viaggio: lasciar andare il controllo, concedermi di ricevere, aprirmi a qualcosa che non conosco.
E c’è un altro piccolo grande dettaglio: ho paura di volare!!!! 😱😰
Il mio saggio Psycho ora mi chiederebbe “cosa dice di te questa paura?”, ecco dice un sacco di cose! Dice che ho bisogno del controllo, di sicurezza, di stabilità, sull’aereo tutto questo andrà a farsi benedire, perché lassù a millemila metri, dovrò affidarmi al pilota e dovrò aver fiducia…
Sì, proprio così, raggiungerò Massimo il giorno dopo la sua partenza, e sarò sola in aereo, un bel banco di prova.
Mi toccherà mettere in pratica tutto quello che insegno alle mie clienti: respirazione consapevole, centratura, presenza.
Dovrò accogliere la paura, dovrò sentirla, attraversarla e farmene qualcosa di buono.
Che cosa?!?
Essere gentile con me stessa, sospendere il giudizio e comprendere che non sono meglio o peggio di qualcun altro, potrò anche riconoscere che, sì, sono coraggiosa.
Sarà un'occasione per crescere e scoprire nuove parti di me.
Quando salirò a bordo entrerò in contatto con la tensione, si irrigidiranno tutti i muscoli del mio corpo, il respiro si farà più corto, la mia concentrazione sarà tutta sui dettagli che coglierò: cinture di sicurezza: click!, allacciate o slacciate le cinture: ding! vuoti d’aria?!?, sguardi delle hostess, mia cartina tornasole!…
E allora la Mindfulness tornerà in mio aiuto: porterò l’attenzione al mio respiro, accoglierò qualsiasi stato emotivo arriverà, ringrazierò con gentilezza e tornerò al respiro, fino a quando non sentirò piano piano sciogliersi le tensioni: tutto questo per ben 3 ore di viaggio! 🫣 Sarà arduo, ma so che affronterò tutto con consapevolezza e con la massima cortesia nei miei confronti! 😛
Nel frattempo, cerco di stare nel qui e ora (sì, ci provo davvero! 😜), e mi godo questi giorni prima della partenza.
Anche se dentro di me si sta già accendendo quella scintilla che mi fa venir voglia di programmare il prossimo viaggio... ma questa è un'altra storia…
Nel cuore porto queste parole:
“Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi.” [Marcel Proust]
E allora vada per Lisbona, con occhi curiosi e pronta a ricevere!
🌿 Ti è mai capitato di partire con il cuore pieno di dubbi o paure… e scoprire che proprio quel viaggio ti ha cambiato lo sguardo?
Se ti va di raccontarmelo mi farebbe tanto piacere!!
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